Silica: un’opera d’arte funzionale

Un’opera d’arte funzionale: questa è la definizione che Arik Levy fornisce parlando del nuovo specchio Silica, disegnato e creato in collaborazione con FIAM Italia.

Il designer israeliano, trasferitosi poi a Parigi dove ha anche ricevuto il titolo di Chevalier des Arts et des Lettres de la République française, non è certo nuovo alla realizzazione di opere d’arte, a partire dalle numerose sculture realizzate per le quali è conosciuto in tutto in mondo.  

Presentando questa nuova collezione Levy racconta di come la progettazione di uno specchio sia un’attività complessa e profonda. Non si tratta solo di realizzare un oggetto fine a sé stesso, si tratta di pensare alla relazione che lo specchio instaura con chi vi riflette la propria immagine.

Silica mirror

Tra specchio e utilizzatore si crea un dialogo: quello che lo specchio riflette a volte piace, a volte no, ma in ogni immagine riflessa lo specchio offre sempre la possibilità di vedere se stessi, con tutto quello che siamo, che sia perfetto o meno.

Perfezione e imperfezione che convivono in ogni essere umano, così come convivono in Silica.

La perfezione della superficie riflettente si abbina all’”imperfezione” della cornice, progettata con una texture amorfa che frammenta la luce, e divisa in sezioni da linee incrociate, fiumi d’argento che distolgono lo sguardo dell’osservatore dal centro dello specchio stesso, indirizzandolo in altre direzioni.

Guardare sé stessi e, allo stesso tempo, guardare altrove. Centrare il proprio io per aprirsi allo spazio.

La texture della cornice, realizzata in vetro fuso a gran fuoco e retroargentato, è una lavorazione artigianale realizzata a mano, disponibile anche nelle colorazioni fumé e bronzo. Fusione e argentatura, due delle lavorazioni nelle quali FIAM è maestra, con 50 anni di know-how che rendono unici i prodotti realizzati dall’azienda pesarese. Se con la fusione la lastra di vetro si deforma per gravità, aiutata dalla mani esperte degli artigiani che la lavorano, con l’argentatura sulla superficie viene depositato argento liquido, per conferire al vetro la possibilità di riflettere i raggi luminosi.

La collezione di specchi Silica presenta due formati, uno quadrato e uno rettangolare, e quattro dimensioni disponibili, con la possibilità di appendere lo specchio sia in senso orizzontale, che verticale. Una varietà di opzioni per adeguarsi ad ambienti di ogni dimensione, dove i vari formati sono pensati dal designer in modo tale che si adattino l’uno all’altro e si connettano tra di loro, anche nella geometria delle cornici e delle linee incrociate.

Nelle intenzioni di Arik Levy, Silica vuole ridisegnare gli ambienti interni in modo nuovo, agendo come un ribelle visivo, interagendo con lo spazio, creando riflessi infiniti e inaspettati. Un’opera d’arte, si, ma funzionale. Una perfetta imperfezione che attiva la mente di chi vi si riflette, invitando all’esplorazione e alla connessione con l’ambiente che lo circonda.

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