Spazio Miralfiore: il Museo del Vetro nel cuore della Capitale della Cultura 2024

“La natura della cultura”

Il 16 marzo Pesaro è stata proclamata Capitale della Cultura 2024 e il suo progetto “La natura della cultura” ha avuto la meglio tra le 10 città finaliste.

Arte, ambiente e tecnologia

Il tema principale della candidatura è stato il rapporto fra arte, ambiente e tecnologia, immaginando una città che non c’è e ripensandola a partire da un nuovo modo di abitare, per ritrovare l’armonia tra ambiente e città, paesaggio e cultura.

Arte, ambiente e cultura, sono anche i valori che esprime il luogo-simbolo Villa Miralfiore, antica dimora signorile rurale degli Sforza situata all’interno dell’omonimo parco pesarese, che è sicuramente uno degli spazi più belli di tutta la città, con le sue bellissime sale affrescate, e il fastoso giardino all’italiana con grotte, fontane e piante ornamentali di vario genere.

Dal 1992, la villa è di proprietà di Vittorio Livi, fondatore di Fiam, che ne ha fatto la sede di rappresentanza dell’Azienda, creando all’interno della Villa il Museo del Design in Vetro Curvato: uno spazio dedicato all’arte e al design, che festeggia nel 2022 i suoi primi 30 anni.

All’interno del museo troviamo pezzi unici come tavoli in vetro, specchi e vetrine: elementi d’arredo che sono delle vere e proprie opere d’arte e che colpiscono tutti i visitatori. Le opere esposte sono ormai innumerevoli e sono nate dalla collaborazione con artisti di calibro internazionale, come Gianni Colombo, Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj, Bruno Munari, Oscar Piattella, Vasco Bendini.

La passione di Vittorio Livi per l’arte cresce con lui fin da ragazzo, con la frequentazione della Scuola d’arte, dove ha conosciuto grandi maestri che sarebbero poi diventati artisti internazionali come Giuliano Vangi per proseguire poi iniziando a lavorare come ragazzo di bottega in una vetreria. L’arte è sempre stata parte della sua vita quindi, anche quando da imprenditore ha creato Fiam, un brand ormai riconosciuto e premiato dal mercato che ha reso il vetro curvato protagonista del design made in Italy.

Nella vita di Vittorio Livi non sono mai mancate le occasioni di ritrovo con amici artisti e pian piano si è accorto che la sua collezione di opere d’arte stava aumentando sempre più.

uno dei punti di riferimento di Pesaro, Capitale della Cultura 2024.

Nasce così la decisione di trasformare una parte di Villa Miralfiore in uno spazio dove potersi ritrovare con altri artisti per creare e divertirsi, creando allo stesso tempo un museo dove poter esporre tutte le opere realizzate. Un investimento importante, partito dal recupero della dimora storica sia nella sua parte strutturale che in quella esterna dei giardini, ma che oggi è stato ripagato con la bellezza del risultato raggiunto. Uno dei tanti sogni di Vittorio Livi che si sono realizzati.

All’interno del museo si trovano ora esposte opere derivate dall’estro e dalla creatività di artisti di tutto il mondo che hanno collaborato direttamente con Vittorio Livi e con Fiam, che ha messo a disposizione degli artisti la sua notevole capacità tecnica di lavorare il vetro. Molte di queste opere probabilmente non avrebbero visto la luce, infatti, senza la collaborazione tecnica con l’azienda, che grazie alle sue tecnologie avanzate ha permesso la creazione di opere d’arte uniche.

Il Museo del Design del Vetro Curvato è praticamente unico al mondo, dove si trovano opere che sono state richieste per l’esposizione da molti altri musei, come ad esempio la Bibbia di vetro di Emilio Isgrò, il crocefisso in vetro “Gesù, energia del mondo”, (realizzato dallo stesso Livi come dono per Papa Francesco) o la famosa poltrona in vetro Ghost di Cini Boeri, un’icona del design.