A Vittorio Livi il Sigillo d’Ateneo Uniurb

“Moderno artifex di ascendenza rinascimentale, nelle sue opere ha saputo mirabilmente coniugare il concetto di bellezza con le esigenze del vivere quotidiano”.

 

È questa, in sintesi, la motivazione riportata sul Sigillo di Ateneo che l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” ha concesso lo scorso 18 ottobre a Vittorio Livi, durante una cerimonia che si è svolta nell’ambito dell’assemblea pubblica di Confindustria Pesaro Urbino, tenutasi nella sala del trono del Palazzo Ducale di Urbino.

Vittorio Livi, fondatore e presidente di FIAM Italia, può quindi aggiungere un altro importantissimo riconoscimento alla lunga lista di premi e onorificenze ottenuti nella sua carriera: già nominato Commendatore della Repubblica ha ottenuto due “Compassi d’oro” alla carriera, è stato insignito del riconoscimento onorario “Città di New York”, ha ricevuto la laurea Honoris causa in Economia dall’Università di Ancona e svariati premi come designer.

L’ateneo urbinate, nel comunicato con cui motiva il riconoscimento, descrive Vittorio Livi come colui che ha saputo infondere al vetro una valenza che aveva perduto negli anni e celebra la costanza e la tenacia che lo hanno contraddistinto nella sua “lotta” per imporre questa sua visione del vetro ad un mondo imprenditoriale statico nella scelta dei componenti d’arredo, riuscendo a coniugare l’arte con le esigenze pratiche del vivere quotidiano.

Lo stesso Vittorio Livi, nel suo discorso di ringraziamento, racconta di come non sia mai riuscito a trattare il vetro in maniera tradizionale, ma sia sempre strato trasportato dall’emozione, dalla sua sensibilità e dalla volontà di sperimentare e ricercare, puntando a cambiare il paradigma di questo materiale e la cultura del vetro.

 

Sperimentazione e ricerca che non sarebbero state possibili senza il contributo di tutte le figure che negli anni hanno permesso ad una piccola realtà aziendale di diventare un punto di riferimento nel panorama internazionale: dai grandi maestri vetrai alle maestranze dell’azienda, dalla famiglia (con i figli che ora proseguono l’opera iniziata dal padre) agli artisti e designer che a vario titolo hanno collaborato con FIAM in questi 50 anni di attività.

Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, il Sigillo di Ateneo è stato particolarmente apprezzato dal fondatore di FIAM, perché nasce proprio dal suo territorio, dagli amici e da persone che frequenta e che hanno condiviso con lui percorsi di vita, da quell’Università che lo ha visto membro del consiglio di amministrazione e anche ambasciatore per l’ateneo.

Nei giorni successivi alla cerimonia Vittorio Livi ha accolto l’Università di Urbino nella sua dimora-museo, la storica Villa Miralfiore, raccontando le tappe fondamentali di un sogno che è riuscito a trasformare in una realtà imprenditoriale di successo.

E nell’intervista Vittorio Livi si definisce proprio “testimone di un sogno”, in cui ha creduto fin da bambino e che è riuscito a realizzare anche nelle avversità. Un imprenditore atipico, dove la creazione dell’impresa è venuta solo perché funzionale alla realizzazione del suo obiettivo e il cui successo si è basato su tre ingredienti: mestiere, creatività e pazzia.

Tre caratteristiche che hanno contribuito a fare di Vittorio Livi e della sua FIAM l’eccellenza che tutti riconoscono.