FIAM Influencer Academy: un ponte sul futuro

FIAM ha aggregato in un ambiente d’eccezione esperti di digitale, influencer, art director e studenti di product design con un duplice obiettivo. Da un lato l’esigenza è stata quella di aprire una riflessione per analizzare le modalità e i linguaggi con cui i valori del design made in Italy vengono oggi veicolati, cogliere i contorni del rapporto in rapida evoluzione fra pubblico, aziende ed influencer, valutare le modalità di comprensione delle attuali dinamiche di mercato. Dall’altro l’intenzione dichiarata è stata quella di intercettare e stimolare l’interesse di una platea giovane ad oggi assolutamente sovraccarica di stimoli provenienti dalla comunicazione social, digitale, ma anche tradizionale. Un investimento di lungo termine, sul futuro e sul dialogo con le giovani generazioni a cui FIAM non vuole rinunciare.

Qualificante sotto questo aspetto è stata la presenza degli studenti di Product Design dello IED Milano guidati dal Prof. Antonello Andrea D’Egidio, che hanno dialogato con alcuni attori di rilievo del design e della comunicazione. Da Daniele Livi, CEO di FIAM Italia, hanno avuto uno spaccato di vita e visione aziendale di chi ogni giorno produce non prodotti ma emozioni, e soprattutto con queste ultime veste gli ambienti della vita quotidiana. Da Catherine Poulain la testimonianza diretta di come nasce e si sviluppa un percorso professionale di Influencer, dal brief al post, passando per l’elaborazione del concept, lo human touch, e la strategia di marketing.

Un punto nodale della riflessione che si è sviluppata è stato il necessario match fra i valori dell’azienda ed il profilo dell’Influencer chiamato a comunicarli, e non da meno si è sottolineata l’importanza strategica degli strumenti e degli indicatori per una adeguata valutazione degli effetti della comunicazione stessa.

Parte integrante di questa FIAM Influencer Academy è stata la visita dello Showroom guidata dallo stesso Andrea Salvioni, durante il quale gli studenti e gli intervenuti hanno potuto apprezzare il progetto Mood di FIAM, che rappresenta il passaggio dell’azienda al total living e al total dining. Adele Martelli, Art Director di FIAM, ha illustrato ai presenti le scelte stilistiche e tecnologiche che hanno portato a realizzare ambienti in cui non solo le cromie, ma anche i materiali e le superfici dialogano fra loro, realizzando un tutto armonico.

Vetro, marmi, imbottiti, superifici trasparenti, riflettenti od opache intetgrandosi tra loro realizzano un Mood, una struttura non solo architettonica, ma anche simbolica ed emotiva che accoglie l’utente. Un ambiente in dialogo, in cui questa volta hanno dialogato studenti e professionisti, produttori e comunicatori, generazioni diverse.