La Vetrina Bassa ECHO: il nuovo progetto in collaborazione con Marcel Wanders Studio

Un sodalizio che si rinnova

Con la nuova vetrina bassa la Collezione ECHO si amplia a suggello del sodalizio di FIAM Italia con Marcel Wanders Studio. Una collaborazione da cui continuano a svilupparsi prodotti innovativi che moltiplicano luce e spazialità degli ambienti in cui vengono inseriti.

La famiglia ECHO si allarga

Con la vetrina bassa che amplia le possibilità della collezione di successo nata dalla collaborazione di FIAM Italia con Marcel Wanders Studio: un sodalizio proficuo che negli anni ha dato luce a progetti innovativi. E proprio il tema del “dare luce” è il fil rouge che lega da un lato la ricerca stilistica di Wanders alla sapienza artigiana dei mastri vetrai di FIAM Italia.

Dare luce, nel linguaggio di FIAM Italia, significa principalmente specchi: lo specchio POP, primo nato dalla collaborazione con Marcel Wanders Studio, lo fa magistralmente. POP è un concentrato armonico di tecnologia e leggerezza. La tipica texture della cornice viene ottenuta per fusione a gran fuoco che plasma sulla superficie un ritmico movimento di bolle e rigonfiamenti, che sembrano sollevare la materia e alleggerirla della sua stessa consistenza. Il processo di argentatura retrostante rende riflettente questa sinuosa superficie così da associare all’effetto di leggerezza anche una moltiplicazione della luce. Alla superficie centrale dello specchio che descrive la realtà circostante, si affaccia una superficie che trasfigura la realtà in una dimensione onirica.

sogno e realtà, aspettative e sorprese, materia ed energia, si fondono in uno specchio che cambia al variare della luce che intercetta la sua superficie.

La stessa leggerezza si ritrova nello specchio Lollipop, un’altra icona di stile di Marcel Wanders Studio, in cui le linee curve si coniugano con la delicata giocosità delle forme e degli effetti di luce che sanno regalare. Specchio piano e specchio curvato infrangono con leggerezza la linearità dell’ambiente suggerendo uno sguardo capace di sdrammatizzare la realtà e creare sorpresa.

Moltiplicare la luce e di conseguenza lo spazio è tuttavia l’obiettivo dichiarato della collezione ECHO, in cui le superfici specchianti lasciano spazio alle trasparenze più o meno velate, ma non rinunciano al tema del riflesso. Dare luce, moltiplicare la luce, arredare con la luce. Ovvero con l’energia più che con la materia, che resta presenta, ma quasi sottintesa. Quello che a prima vista colpisce delle vetrine Echo non è tanto quello che c’è, ma quello che manca: Echo è luce senza (apparente) struttura, luce che si moltiplica in mille direzioni, come la voce si moltiplica in un’eco. La struttura, la cassa di risonanza, sono in realtà nascoste nella materia assente del vetro. La tecnologia e la sapienza artigiana plasmano a gran fuoco la superficie imprimendola di segni, geometrie, tridimensionalità che la alterano e rendono poetica.

Dare luce, moltiplicare la luce, arredare con la luce.

È un codice nascosto quello che dà forma alle superfici multiriflettenti di ECHO, quasi un invisibile DNA che dà forma alla vita: la vita di cui si anima l’ambiente grazie ad una vetrina o una madia, in vetro extralight o colorato, trasparente od opaco. E da oggi questo stesso DNA viene trasmesso alla nuova vetrina bassa, che verrà lanciata alla 60° edizione del Salone del Mobile 2022. Un nuovo elemento della Collezione Echo che eredita da un lato i volumi delle madie e dall’altro le superfici delle vetrine, portando i due fattori ad un nuovo, audace livello.

Quello di una matericità ostentatamente assente, che lavora per sottrazione, e nel sottrarsi moltiplica la luce e lo spazio circostanti, modificando in questo – come tanti altri prodotti FIAM – la percezione comune, e – quasi – le leggi della fisica.